Quanto deve mangiare un gatto? Una domanda talmente misteriosa da non avere una risposta semplice.
Se hai un micio in casa, avrai senz’altro notato che ama fare due cose: la prima? Ovviamente, dormire come (se non peggio) di un ghiro; la seconda? Mangiare! E diciamocelo senza problemi: i nostri baffoni a quattro zampe sono dei buongustai.
Per aiutare il felino a restare in salute e a non cadere nei tranelli della tanto diffusa obesità animale, sarebbe opportuno documentarsi a proposito e agire di conseguenza. Pertanto, andiamo più a fondo nella questione: per il bene dei meravigliosi felini che dipendono dalla nostra diligenza!
Indice degli argomenti
Quanto mangia un gattino?
Che si chiamino “gattini” o “cuccioli”, poco importa. Nell’età in cui sono più vulnerabili, tra i zero e i quattro mesi, l’apporto dell’allattamento materno è fondamentale. Ciò vale a dire che è consigliato adottare un micio dopo lo svezzamento. Questo vale anche per l’alimentazione dei cuccioli di cane.
Quanto mangia un gatto in fase di crescita?
Durante il periodo succitato, il gatto comincia a sviluppare appieno le sue qualità fisiche: diviene più agile, più veloce e anche più giocherellone. Oltretutto, comincia a manifestare il “killer intent” tipico della sua specie.
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Quanto deve mangiare un gatto adulto?
Questa evenienza è vagamente più diversa rispetto alle precedenti, siccome in età adulta, la maggior parte dei gatti è sterilizzata. Per evitare che il micio metta su peso, è necessario contattare un veterinario e stilare il giusto piano alimentare.
Per i gatti non sterilizzati, è consigliato riempire una ciotola con la giusta grammatura (seguendo la formula sopra) di croccantini e alternarla a una quantità altrettanto ideale di cibo umido. Così facendo, sarà il felino stesso a razionare come preferisce la sua scodella.