Secondo un nuovo esperimento i cavalli capiscono la differenza tra una vocalizzazione umana non verbale positiva e una negativa.
A seguito di una ricerca si è scoperto che i cavalli capiscono la differenza tra una vocalizzazione umana non verbale positiva e una negativa. Infatti, reagiscono di conseguenza assumendo comportamenti differenti, rivelando una grande sensibilità e intelligenza di cui eravamo già certi anche prima di questi esperimento apparso su nature.com. Vediamo insieme di cosa si tratta.
La capacità di distinguere l’emozione nei segnali vocali è altamente adattiva nelle specie sociali. Potrebbe anche essere adattativo per le specie domestiche per distinguere tali segnali negli esseri umani. Degli esperti hanno presentato uno studio di riproduzione per capire se i cavalli rispondono spontaneamente in modo funzionalmente rilevante all’emozione positiva e negativa nelle vocalizzazioni umane non verbali. Si sono rivolti ai cavalli con vocalizzazioni umane positive e negative (ridendo e ringhiando, rispettivamente) in assenza di tutti gli altri segnali emotivi. Si è scoperto che i cavalli adottano una postura congelata per un periodo significativamente più lungo subito dopo aver udito vocalizzazioni umane negative rispetto alle positive, suggerendo che le voci negative favoriscono comportamenti vigili e possono quindi essere percepiti come più minacciosi.
A sostegno di questa interpretazione, i cavalli tenevano le orecchie in avanti più a lungo e eseguivano meno movimenti dell’orecchio in risposta a voci negative, che suggeriscono inoltre una maggiore vigilanza. Inoltre, i cavalli mostravano una polarizzazione dell’emisfero destro/sinistro quando assistevano a una vocalizzazione umana non verbale positiva, suggerendo che i cavalli percepiscono la risata come più positiva del ringhio. Questi risultati sollevano domande interessanti sul potenziale di discriminazione universale degli effetti vocali e sul ruolo dell’apprendimento permanente rispetto ad altri fattori nella comunicazione interspecifica.
In questi esperimenti, i cavalli sono riusciti a distinguere i segnali emotivi non verbali umani, esibendo una maggiore attenzione, compreso il comportamento di congelamento, verso vocalizzazioni emotive umane negative e positive e mostrando un bias all’udito destro (emisfero sinistro) per le vocalizzazioni positive contro a quelle negative. Questi risultati aggiungono alla letteratura precedente sulle capacità dei cani di distinguere l’emozione dalle voci umane, estendendo la nostra conoscenza della comunicazione interspecifica e sollevando domande interessanti sulla misura in cui i segnali vocali delle emozioni sono distinte universalmente o apprese attraverso l’esperienza.
Fonti
Autori:
Smith, Amy Victoria
Proops, Leanne
Grounds, Kate
Wathan, Jennifer
Scott, Sophie K.
McComb, Karen
Data: 2018/08/29
Domestic horses (Equus caballus) discriminate between negative and positive human nonverbal vocalisations
htthttp://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
ps://www.nature.com/articles/s41598-018-30777-z#Sec6